Fratellanza Italo Turca

Fratellanza Italo Turca

Il 23 febbraio 2017 il Supremo Consiglio d’Italia si è separato dalla Gran Loggia d’Italia degli A.L.A.M. ed ha abbandonato la Comunione dei Palazzo Vitelleschi per un contrasto insanabile con Il Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Antonio Binni, accusato di aver raddoppiato di autorità il numero dei componenti di questo organismo, sottraendosi alla regola del voto unanime previsto dalla Statuto.

Malgrado questa dolorosa quanto inevitabile separazione, che evoca per analogia la scissione storica vissuta dalla Massoneria Italiana nel 1908, il Supremo Consiglio guidato frattanto da Sergio Ciannella, titolare della più alta carica, si è adoperato fin dal primo momento per promuovere l’incontro fra Giurisdizioni italiane che praticano lo stesso Rito Scozzese Antico e Accettato, avviando rapporti di amicizia e lavori in comune, nella convinzione che la Massoneria debba essere un luogo d’incontro, non di divisione, e che la confusa storia della Massoneria del dopoguerra non permette di discriminare a priori i tanti Supremi Consigli che possono vantare un collegamento con il ceppo di Saverio Fera, ma piuttosto suggerisce di ricercare le Comunioni massoniche che si riconoscono negli stessi valori massonici.

Inoltre il Supremo Consiglio, pur accogliendo Fratelli e Sorelle iscritti alla Gran Loggia d’Italia di Rito Scozzese creata nel 2017 per amministrare le logge provenienti da Palazzo Vitelleschi, ha deliberato di ammettere anche maestri appartenenti ad altre Obbedienze amiche che decidano di praticare il Rito Scozzese Antico e Accettato. Con questo spirito di apertura ha accolto di buon grado la richiesta della Gran Loggia Mista di Turchia di accettare i maestri delle sue logge.

Una Delegazione guidata da Sergio Ciannella si è perciò recata in missione a Istanbul per officiare 34 iniziazioni al 4° e 18° Grado di Maestri di questa Obbedienza, in prevalenza sorelle, finora non ammesse al Rito dalla Massoneria turca, nella prospettiva di costituire una Camera di 4° Grado sotto la Giurisdizione del Supremo Consiglio d’Italia e proseguire così nel percorso “scozzese”.

Ai fratelli italiani è stata riservata una calorosa accoglienza e, nel clima entusiastico prodotto da questo importante evento, non si è mancato di osservare come si sia rinsaldato il legame di un’antica amicizia fraterna, che già nel XIX Secolo ha visto Fratelli italiani, tra i quali Garibaldi, portare il messaggio della Massoneria in terra turca.

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