di L.T.
Scende la notte... il suo velo oscura le stanze, il suo silenzio pervade la mente, il caos si placa e ogni cosa torna al suo posto... le idee si organizzano in punti luminosi, come perfette costellazioni che aspettano solo di essere ammirate. Mentre il mondo si assopisce una Sorella lavora...
È un lavoro interiore, un lavoro su di sé; essa è un blocco di marmo totalmente imperfetto, ruvido, spigoloso, per contro mutevole. Trovare la vera essenza di se stessa è il fine ultimo, ciò che supera le false idee e gli schemi mentali che nella vita profana ingannano ed illudono: tuffarsi nel proprio inconscio, sprofondare nel gelo, quasi annegare ma ecco che dall'alto una flebile luce la attrae, la riscalda e le fa strada... è pronta per riemergere e prendere fiato; il disegno è concluso.
Una Sorella progetta la sua statua; con un susseguirsi di intagli inizia a sgrossare la pietra grezza che essa é: egoismo, rabbia, insoddisfazione, orgoglio, prepotenza, ignoranza; questo è ciò che lo scalpello lentamente scalfisce per creare l'opera d'arte tanto ambita, il progetto originale; l'ha chiamata Virtù ed è fatta di pazienza, rispetto, calma, raziocinio, affetto, fratellanza, armonia, saggezza... è un lavoro lento, lungo, maestoso, il cui orizzonte è sostanzialmente invisibile ma ricco e appagante per la mente e per l'anima.
Una Sorella è ancora a lavoro, scolpisce la sua pietra grezza; è un lavoro individuale di costruzione del Tempio, non nella sua struttura fisica ma nella sua sostanza esoterica la cui architettura è guidata dal microcosmo interiore, dai simboli e dalla ritualità che ha come scopo finale la “perfezione" o meglio il perfezionamento dell'umanità; è un percorso che porta a specchiarsi in un'architettura ben più complessa, quella dell'ordine del perfetto Organismo Universale.
Il sole è quasi sorto e una Sorella sta ancora lavorando; il suo é un lavoro collettivo orientato al bene di chi ne vorrà cogliere i frutti; maglietto e scalpello hanno ormai smussato il superfluo, il profano ed è giunto il tempo di tramandare, trasmettere, lasciare il segno di quel "sè" su cui tanto ha lavorato. Una Sorella lavora e lavorerà costantemente per i suoi Fratelli e per le sue Sorelle augurandosi che un giorno il suo progetto, il suo marmo finemente scolpito, ma mai del tutto completo, diventi parte e storia del Tempio.
È ormai giunta l'ora della luce; il moto irrequieto e continuo dell'umanità si sovrappone al lontano chiarore lunare, colorando di suoni ciò che poco prima era un placido sussurro evanescente... una Sorella depone gli strumenti, il lavoro è per ora concluso, le sue idee sono memoria tramutata in materia... ora pensa, pensa ad un insegnamento che affiora da chissà quale recondito spazio della mente; è una saggia dottrina del Dalai Lama che recita così: "Ciascuno di noi deve imparare a lavorare non solo per sé, per la sua famiglia o la sua nazione, ma a favore di tutta l’umanità."
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