Di Walter Massadio

“…Prometto e Giuro di adempiere ed eseguire le Leggi, i Regolamenti e le disposizioni tutte dell'Ordine e di portare ossequio ed obbedienza alla Suprema Autorità ed a quanti sono i miei superiori;…“

Per comprendere il significato vero della parola, dobbiamo analizzare il suo etimo
L'etimologia della parola “obbedienza” si ricollega al latino, ed in particolare, all'unione del prefisso ob- = dinnanzi col verbo audere = ascoltare. Obbedire significa letteralmente ascoltare chi sta dinnanzi, in altri termini, prestare ascolto.
Il francese “Obéissance” si fa ugualmente risalire al verbo latino oboedire ed ha il significato di "prêter l'oreille" (“prestare orecchio”). Per definire l'insieme delle Logge Massoniche i Francesi usano un termine diverso con significato analogo: “Obédience”. Analoga derivazione hanno il termine inglese “to Obey” ed “Obedience”. Tali termini sono correlati al latino, poiché sono stati presi a prestito nel medioevo dal Francese, che è una lingua neolatina.
Il Termine tedesco che indica Obbedienza è “Gehorchen". Il vocabolo tedesco, anche se molto lontano dall'etimo latino, ha lo stesso significato. Il verbo "hören" significa infatti ascoltare. Se traducessimo alla lettera in Italiano il termine tedesco “gehorchen“, probabilmente dovremmo inventare il neologismo  "ascoltanza". Notiamo però che i tedeschi per significare  "obbedire alle leggi" usano la parola "Befolgen" che significa "seguire". In definitiva i tedeschi "die Eltern gehorchen"( prestano orecchio ai genitori), ma "die Gesetze befolgen" (seguono le leggi ). In italiano possiamo ben tradurre ambedue le espressioni con "obbedire".

Forse, se si recuperasse il significato originario della parola obbedienza, sarebbe meglio evidenziato che la vera obbedienza (o almeno quella da intendersi come virtù) non è l'obbedienza che nasce dalla paura, dal conformismo o da un atteggiamento "da lecchini", bensì che obbedire significa semplicemente prestare ascolto, tenere in considerazione le indicazioni o le volontà di qualcuno, fino al punto di farle prevalere sulle proprie, semplicemente come atto di fiducia e/o, meglio ancora, come atto di amore...

In definitiva lo studio del significato della parola "obbedienza", ci fa capire che essa indica un atteggiamento attivo, che ben si addice anche al Silenzio dell'Apprendista.

Dobbiamo adesso rispondere ad un domanda: “È L'OBBEDIENZA UNO STRUMENTO CHE SI ADDICE AL LIBERO PENSATORE”? La domanda è lecita, poiché nelle organizzazioni che traggono il loro motivo di essere da una verità rivelata, cioè da un dogma, obbedienza non può essere che accettazione di una disposizione. Se invece il dogma del libero pensiero si sostituisce alla verità rivelata l'atteggiamento di chi presta orecchio, cioè ascolto, può rispecchiare i necessari criteri di autonomia?

È singolare. La migliore risposta a questo quesito la trovo nello scritto di un Sacerdote, di una persona che ha fatto della verità rivelata la ragione della sua vita.

La seguente riflessione di don Tonino Bello, tratta dal suo scritto «Maria, Donna dei Nostri Giorni», - ediz. Paoline 1996 -  Chiarisce il dubbio:
«Si sente spesso parlare di obbedienza cieca. Mai di obbedienza sorda. Sapete perché? Per spiegarvelo devo ricorrere all' etimologia la quale, qualche volta, può dare una mano d'aiuto anche all'ascetica. Obbedire deriva dal latino ob-audire, Che significa: ascoltare stando di fronte. Quando ho scoperto questa origine del vocabolo, anch' io mi sono progressivamente liberato dal falso concetto di obbedienza intesa come passivo azzeramento della mia volontà, e ho capito che essa non ha alcuna rassomiglianza, neppure alla lontana, col supino atteggiamento dei rinunciatari. Chi obbedisce non annulla la sua libertà, ma la esalta. Non mortifica i suoi talenti, ma li traffica nella logica della domanda e dell'offerta. Non si avvilisce all'umiliante ruolo dell'automa, ma mette in moto i meccanismi più profondi dell'ascolto e del dialogo. C'è una splendida frase che fino a qualche tempo fa si pensava fosse un ritrovato degli anni della contestazione: "obbedire in piedi". Sembra una frase sospetta, da prendere, comunque, con le molle. Invece è la scoperta dell'autentica natura dell'obbedienza, la cui dinamica suppone uno che parli e l'altro che risponda. Uno che faccia la proposta con rispetto, e l'altro che vi aderisca con amore. Uno che additi un progetto senza ombra di violenza, e l'altro che con gioia ne interiorizzi l'indicazione. In effetti, si può obbedire solo stando in piedi. In ginocchio si soggiace, non si obbedisce. Si soccombe, non si ama. Ci si rassegna, non si collabora.».

La libertà che don Tonino ritiene esaltata dall'obbedienza come va esercitata? In altri termini si pone il problema di riuscire ad esprimere un libero pensiero che non sia un pensiero in libertà.

Il punto di contatto fra l'Autorità alla quale si deve Obbedienza e l'Obbediente è a mio avviso, chiaramente indicato nel rituale di iniziazione al primo grado. Questo infatti definisce chiaramente i concetti di Libertà, di Morale e di Virtù.
Solo iniziati che compiono atti secondo la determinazione della propria volontà nel pieno rispetto delle esigenze del prossimo (Libertà), che non si sottraggano al proprio dovere e sappiano con saggezza rivendicare il loro diritto (Morale), che considerino il bene assoluto compimento di un dovere (Virtù), possono Obbedire senza sentirsi sottomessi.
In definitiva la Obbedienza bene intesa spunta le armi oppressive dell'autoritarismo e rafforza il libero pensiero.

Spero aver dato un contributo alla comprensione della profonda differenza che esiste fra il significato della parola Obbedienza e della parola Sottomissione.

La Obbedienza è un potente mezzo a disposizione del libero pensiero. La sottomissione invece impedisce la formulazione di qualsivoglia pensiero, e conferisce all'Autorità il connotato dell'oppressore non autorevole.

Non possiamo in definitiva esercitare il Libero Pensiero se siamo privati della nostra “Autonomia”, parola che deriva dal greco (Autos Nomos = autos nomos) e sta ad indicare colui che è in grado di darsi le leggi da solo.

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