Di Sergio Ciannella

Il dolore non ha Patria né partito. Quando la ferocia umana attua lo sterminio di innocenti, si apre una ferita inguaribile nel corpo, unico e indivisibile, dell’Umanità.

Di fronte a una sofferenza atroce che tocca indistintamente tutti gli esseri umani, negare, minimizzare, giustificare o anche strumentalizzare a fini politici, rappresenta un oltraggio alla memoria delle vittime.

Dopo la giornata della Memoria, che ha riportato all’attenzione mondiale la tragedia della Shoah, l’Italia celebra la giornata del Ricordo per non dimenticare il doloroso esodo di un intero popolo, Fiumani, Istriani, e Dalmati strappati alla loro terra e soprattutto per non dimenticare le migliaia di compatrioti che a partire dal 1943 finirono la loro esistenza sepolti nelle foibe, anche da vivi, ad opera delle truppe di Tito, scandalosamente fiancheggiate in questa orrenda operazione da italiani.

Anche questo del Ricordo è un giorno di profonda tristezza, che induce a riflettere sul male che ha accompagnato ogni epoca storica e sulla incredibile capacità dell’essere umano di concepire e infliggere estreme sofferenze ai propri simili.

E’ un giorno in cui siamo chiamati a compenetrarci in ciò che è accaduto, senza voltare la faccia altrove perché lo spettacolo dell’orrore è insopportabile. E allora rievochiamo quei momenti tragici come se fossero vissuti in prima persona: uomini e donne ignari e innocenti presi con la violenza e scaraventati in una paurosa fossa buia, dopo essere stati seviziati, uccisi o da vivi perché marcissero nei tormenti più atroci. Sistema ideale per sbarazzarsi fisicamente delle vittime, ancora più sofisticato di quello adottato dai nazisti nei campi di concentramento, dove ogni giorno si smaltivano migliaia di corpi nei forni crematori.

Ma quelle anime innocenti oggi, nel giorno del Ricordo, si risvegliano grazie alla nostra memoria e puntano il dito accusatore contro esecutori, complici e mandanti di queste atrocità per dire: la vostra coscienza non si libererà mai del nostro peso e sarà condannata in eterno per quello che avete fatto!

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