Intervento al Convegno di Grosseto su Europa e Massoneria

di Sergio Ciannella


Negli schemi delle Comunioni Massoniche l’Ordine definisce la struttura iniziatica di base costituita dai primi tre Gradi di Apprendista, Compagno e Maestro, ed è attualmente separato dai cosiddetti “Riti”, che rappresentano percorsi di perfezionamento morale e spirituale successivi, istituiti allo scopo di approfondire la scienza esoterica attraverso pratiche rituali che attingono a saperi antichi trasmessi in forma ermetica.

Il Rito Scozzese Antico e Accettato (in seguito RSAA) formato da 33 Gradi, è il più seguito al mondo. Trae le sue origini dal Rito di Perfezione in 25 Gradi, istituito da Etienne Morin nel 1760, che terminava con il Grado di Sublime Principe del Real Segreto, corrispondente all’attuale 32° Grado.

Nasce con la vocazione di indirizzare e unificare le varie correnti dottrinali riconducibili alla Massoneria riportandole in un solco il più possibile vicino a quella che Guénon definiva “tradizione primordiale”, ovvero il nucleo di verità trascendentali conosciute da pochi e da questi velate per poterle tramandare.

E’ quanto dichiarano le Costituzioni del 1786 attribuite a Federico II di Prussia, testo fondamentale al quale si rifanno tutte le Giurisdizioni di RSAA, nel preambolo in cui si legge “La confusione che si è creata spinge il Re a riunire in un solo corpo massonico tutti i Riti del Regime Scozzese, le cui dottrine sono, ad avviso di tutti, le più vicine alle antiche Istituzioni che tendono allo stesso scopo ed hanno le stesse radici”. Dopo la elencazione di otto Riti continua: “Questi Riti vengono riuniti in un solo Ordine che professa le antiche dottrine della Massoneria sotto il nome di Rito Scozzese Antico Accettato”.

Al vertice del RSAA le Costituzioni posero il Supremo Consiglio, organo formato dagli insigniti del 33° Grado, indicato come “difensore e conservatore dell’Ordine, che governerà e amministrerà conformemente alle presenti Costituzioni”.

In attuazione del progetto di Federico II, nel 1801 nasceva a Charleston (Sud Carolina) il primo Supremo Consiglio, al quale seguiva nel 1804 la costituzione del Supremo Consiglio di Francia e nel 1805 del Supremo Consiglio d’Italia. Il RSAA si diffonde rapidamente in Europa. In America nel corso del 1813 il Supremo Consiglio viene suddiviso in Giurisdizione Nord con sede a Boston e Giurisdizione Sud a Washington.

Le Costituzioni federiciane stabilivano fra l’altro un principio particolarmente rilevante dal punto di vista esoterico: “La dottrina sarà comunicata in 33 Gradi divisi in sette Templi o Classi”. Con questo si prescriveva l’obbligo dell’iniziato di seguire una serie precisa di tappe, per giungere alla realizzazione, che corrispondevano al numero 10, se si sommano i primi tre Gradi. Difatti, nel percorso di tutte le Comunioni di RSAA, conformemente a quanto prescritto dalla Costituzioni, i Gradi praticati sono sette, gli altri vengono semplicemente comunicati. Non è un caso che nella Cappella Sansevero di Napoli, completata nel 1750 dal primo Gran Maestro in Italia, il Principe Raimondo de Sangro, si può scoprire un percorso ermetico segnato da dieci statue di fattura stupefacente, collocate ad arte nel rispetto di una tradizione che si rifà alle allegorie del Ripa raffigurate in un testo risalente al 1593.

Questa premessa storica è necessaria per comprendere le ragioni per le quali nel 1875 i principali Supremi Consigli decisero di riunirsi a Losanna e gli scopi che si prefiggevano.

Per quanto nata con le più nobili intenzioni di unire, la Massoneria in realtà ha sempre incontrato difficoltà ad aggregare le diverse Comunioni.

Divisi fin dalle origini per ragioni politiche, tra i sostenitori della Corona inglese e i seguaci della Famiglia Stuart riparata in Francia, i massoni si sono separati in maniera pressoché irrimediabile su questione di ordine religioso in due anime: quella dogmatica rappresentata dalla Massoneria anglosassone, che impone la fede in Dio e quella liberale radicata in Francia, d’impronta laica.

Il Convento di Losanna del 1875 si proponeva di unire queste due anime e ciò riteneva possibile sotto l’egida del RSAA, la cui impronta universalista faceva ben sperare nel buon esito di questo avvicinamento.

Si riunirono nove Giurisdizioni sulle ventidue esistenti al mondo (i Supremi Consigli di Inghilterra e Galles, Belgio, Paesi Bassi, Cuba, Francia, Ungheria, Portogallo, Perù e Italia). Il Supremo Consiglio d’Italia presente era sorto dall’unione tra quello esistente a Torino e quello incorporato nel Grande Oriente d’Italia.

A conclusione dei lavori fu presentato all’attenzione dell’ambiente massonico mondiale un documento che conteneva i sette punti cardine delle dottrine antiche e imprescrittibili, una dichiarazione di principi e il trattato in ventidue articoli, costitutivo di una Confederazione tra i Supremi Consigli partecipanti, aperto ad ulteriori adesioni.

Alcuni passaggi del documento sembrano particolarmente significativi:

-Il primo dei sette punti proclamava “La Massoneria è una istituzione di fraternità universale l’origine della quale rimonta alla culla della società umana; essa ha per dottrina il riconoscimento di una forza superiore di cui essa proclama l’esistenza sotto il nome di G.A.D.U.“.

-Si riconosceva come legge organica del RSAA le Grandi Costituzioni federiciane del 1786, la cui osservanza sarebbe stata considerata condizione per far parte della Confederazione.

-Quanto agli obiettivi veniva dichiarato: “La Massoneria ha per scopo di lottare contro l’ignoranza in tutte le sue forme; è una scuola mutua il cui programma si riassume così: obbedire alle leggi del proprio paese, vivere secondo l’onore, praticare la giustizia, amare il proprio simile, lavorare senza sosta alla felicità dell’umanità per la sua emancipazione progressiva e pacifica”.

-Veniva confermato il potere dei Supremi Consigli di governare oltre ai Gradi del RSAA, i primi tre Gradi.

Per quanto consacrato in un Trattato, l’accordo non durò a lungo. Appena due anni dopo, nel 1877, un’Assemblea del Grande Oriente di Francia decretava l’abolizione dell’obbligo di riferimento al G.A.D.U. nei lavori massonici. Analoga decisione veniva adottata da una successiva Assemblea tenuta nel 1887.

La conseguenza fu la disdetta del Trattato e la rottura delle relazioni con il Grande Oriente di Francia da parte della Gran Loggia Unita d’Inghilterra.

Nuovi tentativi di avvicinamento vennero effettuati in vari incontri a Parigi, nel 1889 e nel 1990.

Il 1° gennaio 1903 si riunirono a Ginevra ventidue Gran Logge e otto Supremi Consigli nel rinnovato intento di aggregarsi e costituirono il Bureau International de Relations Maçonniques che ebbe vita fino al 1919.

Svanita la speranza di riunione sotto il tetto comune del RSAA, i Supremi Consigli abbandonano i tentativi e continuano ad incontrarsi nelle rispettive aree, liberale e dogmatica. Si afferma intanto la tendenza a separare il Rito dall’Ordine, che assume sempre maggior forza e l’autorevolezza necessaria per attivarsi nell’opera di raccordo tra Obbedienze.

Sempre a Ginevra viene fondata nel 1922 l’Associazione Massonica Internazionale che, pure se di maggior durata, viene sciolta nel 1950.

La divisione tra le due tendenze della Massoneria si ripresenta nella stessa Francia laica, con l’affermazione della Gran Loggia Nazionale Francese, che si propone come potenza massonica anglosassone, in opposizione al Grande Oriente di Francia e alla Gran Loggia di Francia, d’impronta liberale.

E’ il caso di segnalare che i tentativi fatti per superare le divisioni, in quel Paese hanno riportato un timido successo nel 2003, a Lione, dove confluirono le principali componenti del panorama massonico francese e dettero vita ad una struttura informale, la Massoneria Francese, in seno alla quale ogni aderente avrebbe conservato la sua indipendenza e specificità. Ciò che si vuole realizzare in Italia fra Obbedienze amiche disposte a cooperare ad un progetto di condivisione di obiettivi comuni.

Nel 1961 la Massoneria francese, leader dell’area liberale, promuove d’intesa con il Grande Oriente del Belgio, la nascita del CLIPSAS (Centre de Liaison et d’Information des Puissances Signataires de l’Appel de Strasbourg), che raccoglie undici Obbedienza, compresa la Gran Loggia d’Italia di Ghinazzi, all’insegna della libertà di coscienza e in contrapposizione all’atteggiamento monopolistico della Gran Loggia Unita d’Inghilterra.

Dopo 57 anni conta oltre 70 Obbedienze, si riunisce ogni anno in un diverso Paese, e dimostra la capacità di resistere alle tendenze divisioniste.

Negli anni ’70, senza costituire un organismo internazionale formalmente definito, i Supremi Consigli di tutto il mondo massonico liberale, avviano una prassi d’incontro periodico, con cadenza biennale, nei Paesi scelti a rotazione, per trattare temi di alto interesse massonico e culturale, orientati verso l’attualità, per rafforzare lo spirito universalista che anima il RSAA.

Tuttora attivi e vitali, gli Incontri Internazionali degli Alti Gradi Scozzesi, come è stato definito questo Consesso, hanno già contato venticinque edizioni (l’ultima a Beirut nel 2017) e il successo di questa formula ha suggerito di inserire tra un incontro e l’altro una riunione euro-mediterranea fra i Supremi Consigli di quei territori, che ha dimostrato uguale importanza ed è servita a consolidare forti legami tra gli abituali partecipanti, sì da costituire una sorta di vero e Consiglio permanente.

In questo clima di amicizia fraterna, orientata ad operare per il bene comune, all’alba del terzo Millennio nasce la volontà di fare il punto sulla condizione umana e sul ruolo della Massoneria nella società moderna.

Nel 2005 i Supremi Consigli sono convocati a Ginevra per partecipare al XVIII Incontro Internazionale degli AA.GG.SS. Era stato proposto il seguente tema di discussione: “La nostra società nell’aspetto contemporaneo è solidale nelle intenzioni ma non lo è nei fatti. Come il cammino iniziatico permette di costruire l’uomo, elemento della coscienza universale?

Partecipavano Delegazioni dei Supremi Consigli d’Italia, Congo, Madagascar, Turchia, Lussemburgo, Spagna, Libano, Grecia, New York, Portogallo, Brasile, Repubblica Ceca, Belgio, Svizzera, Ungheria, Francia.

A conclusione dei lavori veniva approvata all’unanimità e sottoscritta una Dichiarazione di portata storica per la Massoneria, che esprime da un lato preoccupazione per i destini umani, dall’altro la fiducia in un cambiamento epocale che possa inaugurare un nuovo umanesimo.

Nel preambolo si dà atto che a distanza di 130 anni dal Trattato di Losanna il mondo è cambiato totalmente, mentre i principi massonici restano perenni e universali.

Il vivere umano sembra privo di senso perché carente di significato intellettuale e orientamento morale. Responsabile di tutto questo una globalizzazione rivolta all’economia piuttosto che ai valori umani, la violenza ad opera di rinnovate forme di integralismo e fanatismo, l’incombenza del presente che ci priva del distacco necessario a conoscere il passato e prevedere il futuro.

Consapevoli del dovere di continuare a contribuire alla costruzione questo futuro, senza che venga disperso il patrimonio sapienziale e morale ereditato dagli antenati, le Giurisdizioni firmatarie hanno voluto che la Dichiarazione testimoniasse un’epoca nuova, punto di riferimento per un impegno comune.

I capisaldi del programma sono:

1)Il rispetto della dignità umana e apertura del RSAA a tutti i massoni dalla probità riconosciuta, senza alcuna discriminazione.

2)La pratica del metodo massonico fondato sul simbolismo, per riflettere sul divenire umano e poter ricercare liberamente, senza alcun limite.

3)Il sostegno da parte del RSAA, grazie alla sua dimensione internazionale e alla universalità dei suoi principi, alla nascita di un nuovo umanesimo.

4)L’affermazione della libertà di coscienza, come condizione per sviluppare, mediante la costante ricerca della verità, una spiritualità libera.

5)Il perfezionamento individuale attraverso il metodo iniziatico, per realizzare una emancipazione intellettuale e morale e operare senza al bene dell’umanità.

Io a Ginevra c’ero.

Portavo il contributo del Supremo Consiglio d’Italia alla discussione e fui estensore con il Sovrano Gran Commendatore del Supremo Consiglio di Francia, Alain de Keghel, della bozza di Dichiarazione sottoposta all’approvazione dell’Assemblea. Quell’incontro fecondo non si concluse con la Dichiarazione: con l’intento di agevolare ulteriormente lo scambio di esperienze e lavorare con atti concreti al progetto di rafforzamento del ruolo-guida assunto dalla Massoneria scozzese, su proposta del Supremo Consiglio di Francia e l’adesione di nove Giurisdizioni, veniva creato in quello stesso contesto la SEURE (Societé Européenne d’Etudes et de Recherches) allo scopo di favorire e promuovere, a livello europeo, il dialogo fraterno tra ricercatori, scienziati, universitari e storici, appartenenti o meno ad una corrente massonica definita “scozzese”. Anche qui fui presente ricevendo la carica di Vice Presidente.

Posso quindi essere buon testimone dello spirito costruttivo che animò quella memorabile sessione e della percezione generale che qualcosa stava cambiando: i massoni là riuniti intravedevano all’orizzonte una nuova luce in grado di dissipare le ombre sempre più cupe addensate su tutta la Terra. Come se potessero vedere oltre che intuire, la presenza del sole oltre le nubi.

Contro il pessimismo, la rassegnazione, la mancanza di coraggio per reagire a un mondo sempre meno accogliente, che ci fa dimenticare cosa sia la felicità e persino la più modesta serenità, si è compreso che avanza un “nuovo” ancora indistinto, che promette di far accedere l’Umanità ad un livello superiore.

Lo spirito di questo cambiamento non è in una visione messianica estranea alla dimensione umana, è nello stesso uomo, questo essere sconosciuto del quale si sa ancora troppo poco, che si adatta suo malgrado alla dimensione piatta nella quale lo relega un’arida e limitante visione positivista della realtà.

Gli studi esoterici e la pratica ritualistica dimostrano al contrario che le facoltà umane sono pressoché inesplorate. Mancano gli strumenti adatti, capaci di scoprire quella zona di supercoscienza che è in ognuno di noi umani, inattiva durante lo stato di veglia, che si percepisce soltanto attraverso rari fenomeni extra-ordinari, che probabilmente non rappresentano l’eccezionalità, bensì la prova della esistenza di un mondo sconosciuto e di facoltà latenti.

In questi casi, come ammoniva Ruggero Bacone, è facile incorrere in due errori: alcuni negano tutto ciò che è straordinario, altri, oltrepassando la ragione, cadono nella magia. E infatti la parte pensante della società o è piattamente spiritualista o semplicisticamente positivista; quella meno attrezzata culturalmente è divisa invece tra la superstizione servile e un materialismo feroce.

La Massoneria del Terzo Millennio guidata dal RSAA si propone di liberare la mente umana da ogni pregiudizio e dalla schiavitù del quotidiano, per favorire l’attivazione del pensiero speculativo che coniugando intelligenza e intuito è in grado di conquistare le nuove frontiere, accelerando il processo silenzioso che sta cambiando il mondo.

Di cosa si tratta? E come se ne può avere contezza?

La scienza moderna più avanzata prospetta un universo ricco di sorprese e di incognite, sempre meno compatibili con la staticità delle conoscenze ufficiali, consolidate sia in campo fisico che metafisico.

Il pregiudizio positivista impedisce di guardare oltre la materia, ma è la materia stessa che nega alla osservazione sperimentale le risposte ultime, ponendo invece sempre nuovi interrogativi.

Prende spazio una nuova idea di religiosità, intima, che smuove le regioni profonde della intelligenza e produce una visione completamente nuova dell’Universo.

Grandi spiriti hanno intuito tutto questo. Teilhard de Chardin agli inizi dello scorso secolo annunciava che la mutazione della specie umana è cominciata e sta nascendo un’anima nuova mossa dall’Amore, che è forza gravitazionale evolutiva presente in ogni livello di esistenza, a partire da quello molecolare.

Cosa non diversa affermava Platone, mentre l’espressione più alta di questa visione è nei versi di Dante, che a chiusura della Divina Commedia indica nel Motore Immobile, l’Amor che move il sole e l’altre stelle, il principio e la fonte di tutte le cose.

Nel misterioso libro dell’Apocalisse di Giovanni si legge “Non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate”. Profezia di cambiamento atteso, sperato, di un mondo migliore nel quale l’Umanità sarà salita su un gradino più alto.

Conclude con il pensiero di un grande esoterista, Rudolf Steiner, che in una sua opera su natura e scopi della Massoneria, nella visione del generale rinnovamento anche da lui intuito, attribuisce un ruolo fondamentale alla Istituzione preconizzando:” Come nel passato della Massoneria nacquero grandi imprese, così in futuro grandi e concrete imprese nasceranno dalla profondità di idee della Massoneria futura.

A tutti i Liberi Muratori l’auspicio di essere autori del loro destino e protagonisti del cambiamento.

******